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Il Ricetto di Candelo è uno dei borghi medievali più belli del Piemonte. Dopo averne tanto sentito parlare, ho deciso di fare un salto per toccare con mano la bellezza di questo luogo.
Devo ammettere, era un po’ che non mi stupivo così entrando in un borgo. Negli ultimi mesi ne ho visti parecchi, soprattutto in Molise. Ma pochi così ben tenuti e curati come il Ricetto di Candelo.
Se avete voglia di una gita in giornata in Piemonte, tenete a mente il Ricetto di Candelo perchè sono sicura che vi stupirà, facendo proprio al caso vostro.
Una giornata alla scoperta del Ricetto di Candelo, borgo medievale piemontese
Candelo si trova nel biellese, e il suo borgo medievale è stato insignito della celebre Bandiera Arancione da parte del Touring Club Italiano. Questo onore è dato ai piccoli comuni dell’entroterra della nostra penisola che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità.
Dopo aver percorso le sue tipiche rue, ovvero le strade ciottolate che compongono il Ricetto, non posso che essere d’accordo con il Touring per avergli assegnato questo premio.
Raggiungere Ricetto di Candelo
Raggiungere questo piccolo borgo biellese è davvero semplicissimo.
Da Torino, basterà prendere l’autostrada A4 Torino-Milano, uscire a Carisio e da lì proseguire prima per Verrone e poi per Benna. Arriverete a Ricetto in circa un’ora e dieci.
Per chi volesse raggiungere il Ricetto in camper, è presente anche un’area di sosta.
Storia del borgo
Erroneamente ho sempre pensato che il nome di questo borgo fosse Ricetto di Candelo. In realtà, il Ricetto monumento è parte del comune di Candelo.
Dal latino “receptum”, infatti, il termine Ricetto sta ad indicare un luogo difeso e cinto da fortificazioni a proteggerlo.
In effetti, il Ricetto di Candelo nacque proprio con questa funzione. La popolazione candelese costruisce questa fortificazione per conservare e difendere i beni più preziosi posseduti dalla comunità: vino e granaglie.
Il Ricetto si è adattato nei secoli ai tempi di pace e a quelli di guerra. Se nei periodi più tranquilli è servito da cantina comunitaria e stipaggio delle provviste, in tempi di guerra anche come rifugio temporaneo della popolazione. In realtà, mai nessuno ha vissuto in pianta stabile all’interno delle sue cellule.
Cosa vedere all’interno del Ricetto
All’interno del borgo è possibile camminare liberamente per le rue e le sue piccole cellule, oggi trasformate in piccoli laboratori artigiani, locande e vendite di specialità del posto.
In particolare, soffermatevi ad ammirare:
- La torre porta, che difendeva l’unico accesso al Ricetto ed è oggi il suo ingresso
- La cinta muraria, oltre la quale è possibile passeggiare in un piccolo sentiero che la costeggia
- La casa comunale, accanto alla torre porta
- La cantina-museo, al cui interno conserva oggetti d’epoca per la produzione dei vini.
Spero che questo piccolo scorcio sulle eccellenze italiane vi abbia incuriosito almeno un po’! Se vi va, seguitemi su Instagram per essere sempre aggiornati!