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Vorresti mollare tutto e trasferirti in Australia per studiare all’Università? Oppure vorresti recarti downunder anche solo per un periodo per conciliare lo studio e un’esperienza all’estero? Io l’ho fatto: ho deciso di frequentare un semestre alla Western Sydney University, a Sydney in Australia. Se sei indeciso o semplicemente vuoi saperne di più su come sia studiare in università in Australia, ecco le cose che ho scoperto durante la mia esperienza e che voglio condividere con te.
Studiare all’Università in Australia: 5 cose che ho scoperto
Non posso negarlo: avere la possibilità di studiare anche solo per un semestre in un’università australiana ha cambiato la mia vita. Ho potuto apprendere e nello stesso modo conoscere gente da ogni parte del mondo. Allo stesso tempo però, ho avuto modo di percepire come il mondo universitario sia percepito in maniera diversa da come siamo abituati in Italia.
Ecco cinque cose che ho scoperto e che dovresti sapere se vuoi studiare in Australia in Università.
1. Chi fa da sé non fa per tre
Mentre l’Italia mantiene ancora un approccio più individualista al percorso di studi, in Australia la questione è diversa. In ogni corso che ti troverai a frequentare lavorerai principalmente in gruppo. Questo significa che il lavoro in aula e a casa non ti vedrà mai solo, assonnato ed annoiato di fronte alla lezione del giorno.
Sarai coinvolto infatti in case studies, relazioni, progetti veri e propri da presentare al termine della lezione. Frequentemente durante la lezione stessa il professore interromperà la spiegazione per raggrupparvi e risolvere esercizi in gruppo.
Se non sei pronto a tutto questo – e ti capisco, perchè io stessa ho fatto fatica ad abituarmi – probabilmente l’Università australiana non fa per te.
2. Non è un posto per…giovani
Altro aspetto in stridente controtendenza con l’Italia. Nel nostro paese, infatti, l’Università è da sempre intesa come naturale prolungamento del liceo. Chi si iscrive ad un percorso universitario pertanto avrà in media 18-19 anni.
In Australia non è così. Nel senso, non è così..naturale. I costi per frequentare l’Università in Australia sono davvero molto elevati. Quindi i ragazzi, piuttosto che buttarsi immediatamente nella giungla universitaria preferiscono iniziare a lavorare. Decidono poi di iscriversi all’Università successivamente, una volta sicuri del percorso lavorativo scelto. Potranno quindi essere sicuri che l’importante investimento quale è l’Università in Australia non venga completamente perso ma che anzi sia fruttifero.
Pertanto, non ti stranire se alcuni tuoi compagni di Università hanno già qualche capello bianco o se alcune ragazze portano i figli agli esami. In Australia è del tutto normale, anche se all’inizio ammetto mi abbia lasciata un po’ stranita.
3. Le lezioni non sono tutto
Ecco una cosa che in realtà ho davvero amato e che avevo già riscontrato durante la mia esperienza di studio in Portogallo. In Australia – e mi sentirei di dire a questo punto all’estero in generale – l’Università è concepita come esperienza totalizzante. Voglio dire, non si esaurisce nella mera somministrazione di nozioni.
Esistono infatti una quantità esagerata di eventi nel campus per avvicinare gli studenti e favorire il networking. Ho assistito a fiere del lavoro organizzate nel campus, giochi organizzati per raccogliere donazioni da destinare in beneficenza. Il giovedì era pizza day: dopo la lezione l’associazione studentesca ordinava centinaia di pizze da distribuire gratuitamente a tutti. La domenica il gruppo sportivo organizzava escursioni gratuite nei parchi nazionali.
Il senso? Creare networking e affiatamento. Io stessa ho conosciuto in questo modo persone con cui a distanza di anni sono ancora in contatto. Sentirsi di far parte di una comunità è stimolante e aiuta l’autostima, fidatevi.
4. Puoi essere tutto o niente: a te la scelta
Sei un eterno indeciso? Non sai che percorso prendere? Ti piace il marketing ma in realtà anche la storia? Prepara la valigia allora, perchè il sistema universitario australiano fa davvero al caso tuo.
In Italia la questione è ben diversa. Le nostre facoltà se così si può dire sono tutte a senso unico. Se scegli di laurearti in Economia Aziendale, tendenzialmente il tuo piano carriera sarà direzionati su esami economici e modelli statistici. Avrai forse dei crediti a scelta, che potrai sostenere anche in altre Facoltà. Quello che capita però è che, vuoi per pigrizia o per innata passione verso il campo scelto, tendenzialmente frequenterai solamente corsi in campo economico.
In Australia questa cosa non esiste. Quello che succederà se ti iscriverai alla facoltà di Business Administration è che dovrai sostenere obbligatoriamente alcuni esami, il tuo major. Si parla in totale di 4 o 5 esami. Successivamente potrai combinare tu stesso le units e gli electives da altre facoltà – i nostri esami a scelta. Anche decidessi di frequentare numerosi esami nella Facoltà di Storia, risulterai sempre majoring in Business Administration.
5. Motivation is king
Di solito si dice che content is king. Assimilare concetti teorici fino allo stremo e poi metterli in pratica nel quotidiano. Occorre far nostro il succo del discorso e poi adeguatamente spenderlo sul campo.
Se deciderai di studiare in Australia all’Università, dimenticalo. Anzi non è vero: mettilo in saccoccia, ma comunque da parte. Gli australiani sull’onda degli amici americani hanno tutt’altra visione. Per riuscire in un sogno, la teoria non basta. Serve motivazione, passione e dedizione. Non credere che non ce la farai, tutti hanno un’opportunità in Australia.
Non è raro quindi, che al termine della lezione il docente vi spari un bel video motivazionale sul maxischermo. Provato sulla mia pelle. All’epoca mi infastidiva, oggi lo apprezzo. Perchè i miei docenti credevano in me più di quanto lo facessi io. Quindi se non ti è chiaro qualcosa: chiedi, mostrati interessato. Sappi che un alunno motivato è più apprezzato del classico secchione che impara ma non vuole applicare.
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Mi piace in modo particolare la propensione al lavoro di gruppo, ancora poco diffusa in Italia, ma che invece penso prepari molto bene al mondo del lavoro.
Autore
Vorrei dirti di si, e invece no. Io ho patito moltissimo lavorare in gruppo quando non hai le stesse aspirazioni (in tantissimi aspiravano solamente a passare l'esame e non al massimo) e soprattutto la stessa voglia. Al lavoro invece quanto meno una stessa motivazione ce l'hai – banalmente – lo stipendio e il non fare figuracce con il capo. Ripeto, io ho sempre odiato lavorare in gruppo!
Ho fatto uno scambio universitario in Australia prima e un intero dottorato di ricerca dopo, e senza dubbio il metodo di studio e ricerca è nettamente diverso da quello italiano!
Non sapevo nulla del sistema universitario australiano fino a quando non ho letto il tuo articolo! Sarebbe bello che anche qui in Italia le università, o almeno qualche facoltà specie le umanistiche, offrisse agli studenti la possibilità di fare un percorso interfacoltà come qui! lo apprezzerebbero momti studenti!
Lavorare in gruppo è molto importante soprattutto se uno ha l'ambizione di fare carriera in un'azienda internazionale. Si sviluppano doti di leadership, di networking, di collaborazione, di rispetto della diversity e… tantissimo altro. E' un'esperienza che consiglierei a mio figlio che è in età di scegliere la facoltà universitaria.